Scrivere la recensione di un libro è sempre tanto difficile. Ti tornano alla mente frasi e situazioni delle pagine appena lette e tutto sembra così emotivamente caotico, confuso, che davvero non si sa da dove cominciare. Poi, per fortuna, si buttano giù le prime impressioni e tutto per magia diviene più facile, più scorrevole, più spontaneo.
Leggendo questo libro, la prima impressione che ho avuto è che l’autrice, nonché protagonista delle vicende, abbia per un certo tempo condotto un diario con sensazioni, note e atmosfere del suo quotidiano e, solo in un secondo tempo, la stessa abbia avuto l’intenzione di trasformare questi scritti in un romanzo, naturalmente ampliandoli, modificandoli, perfezionandoli.
Paola Mastrocola: un’insegnante forzata, una scrittrice per passione, una donna che negli ultimi anni ha fatto breccia nei cuori dei lettori con i suoi romanzi ambientati nel mondo della scuola.
Idem per “La gallina volante”.
È una storia che ho apprezzato moltissimo. Vuoi perché adoro i libri-diario. Vuoi perché si parla di scuola. Vuoi per una scoperta inaspettata in merito ai racconti “campestri” di Isidoro. Vuoi per una serie di emozioni e ricordi che ha saputo rievocare dentro di me, parlando di un liceo scientifico che in tanti credo ci siamo ritrovati a frequentare.
Ma quanti mondi si intersecato tra queste pagine…
Ok, c’è Carla, donna, madre, moglie, nonché insegnante-allevatrice.
Poi c’è l’altra Carla, nota come Tanni, sensibile alunna in difficoltà familiari, in cerca (come del resto vale per tutti i suoi coetanei) del suo incerto destino.
C’è Mario, marito metodico e “calcolatore”.
Isidoro, saggio uomo dei tempi che furono, che ammassa, raccoglie, ordina e non butta mai nulla.
E poi ci sono i colleghi, grigi e spenti; il crocchio delle galline becchettanti; l’orgia dei genitori incalliti a pretendere voti e prestazioni… ma non da ultima c’è la passione, quella vera, che si ha nei confronti dei libri e della letteratura (ho trovato le citazioni ai classici interessantissime!). Ci sono tutti raccolti insieme i sogni di una vita, le ambizioni, le speranze…
"La tv allarga la conoscenza e distrugge la saggezza".
"Poveri giovani. Non possono più pre-vedere, pro-grammare, pro-gettare. E così non sanno più cosa fare da grandi".
"Non basta leggere? Un libro chissà dove va a finire, in quale parte profonda di noi; non lo sapremo mai, ma sappiamo con grande chiarezza che in qualche parte va pure a finire, e chissà quando e chissà dove ce lo ritroveremo".Questo post è anche su pagina23 oppure visitami su aNobii