BUON NATALE!
Ditemi... quanti di voi non hanno recitato da bambini questa poesia di Gozzano?... io alle scuole elementari e che dolce amarcord ripescarla stamane tra le pagine web...
Certo, bisogna avere un cuore grande e puro come quello dei fanciulli per godere appieno del mistero del Natale... Io ho il privilegio di entrare a piccoli passi ogni giorno nel meraviglioso mondo fatato dei bambini ed è ogni volta una gioia grande, inebriante, che mi avvolge e coinvolge totalmente! Vorrei trasmettere, a voi tutti che leggete queste righe, un po' della magia e della felicità che questi piccoli folletti sanno donarmi inconsapevolmente! Auguro a voi tutti di poter vivere come me sotto la coltre di questo splendido incantesimo, che ti insegna a guardare il mondo, ogni istante, con occhi diversi e a viverlo, apprezzarlo ed... amarlo sempre di più, non solo a Natale! Non c'è davvero regalo più grande!
Ditemi... quanti di voi non hanno recitato da bambini questa poesia di Gozzano?... io alle scuole elementari e che dolce amarcord ripescarla stamane tra le pagine web...
Certo, bisogna avere un cuore grande e puro come quello dei fanciulli per godere appieno del mistero del Natale... Io ho il privilegio di entrare a piccoli passi ogni giorno nel meraviglioso mondo fatato dei bambini ed è ogni volta una gioia grande, inebriante, che mi avvolge e coinvolge totalmente! Vorrei trasmettere, a voi tutti che leggete queste righe, un po' della magia e della felicità che questi piccoli folletti sanno donarmi inconsapevolmente! Auguro a voi tutti di poter vivere come me sotto la coltre di questo splendido incantesimo, che ti insegna a guardare il mondo, ogni istante, con occhi diversi e a viverlo, apprezzarlo ed... amarlo sempre di più, non solo a Natale! Non c'è davvero regalo più grande!
LA NOTTE SANTA
- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe.
Il campanile scocca
lentamente le sette.
- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
- Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
- Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
scritto da tuttoqui alle 12:15 23/12/2009
categorie: vacanze, ricorrenze, blog, auguri, dal mondo, feste, natale
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