giovedì 3 gennaio 2008

ANNO NUOVO, NEO NUOVO


Ieri pomeriggio, dopo aver sonnecchiato sul divano per recuperare tutte le forze perse nei giorni di festa, sono andata dal dottore... Non c'è primo giorno dell'anno che si rispetti nel mio calendario senza che avvenga qualche imprevisto di salute... febbre a quaranta, blocco delle articolazioni al ginocchio sinistro con conseguente immobilità per giorni e giorni... quest'anno ho perso un neo... sì, ho proprio perso un neo! Da quando sono piccina ho un neo bellissimo sulla guancia sinistra, un neo grande e in superficie che rende il mio viso particolare... Sono molto affezionata al mio piccolo neo, è parte di me da sempre! Ma il 1° gennaio, guardandomi allo specchio, mi accorgo che mi manca qualcosa, mi sento diversa... mia sorella mi osserva e dopo un nanosecondo, impaurita e ossessa, comincia ad urlare: "ti manca il neo, ti si è staccato tutto il neo"! Allora guardo un po' più da vicino e noto che è vero, che al posto del neo ora c'è un buco simile a quelli lasciati dalla varicella! Mentre mia sorella è ancora in preda al panico, vado in camera, recupero la valigetta del pronto soccorso, la apro, frugo fra gli arnesi del settore e, molto artigianalmente, creo una protezione al mio amico che ora non c'è più. Coraggiosa, dopo una frattura al polso destro, un'operazione al gomito sinistro e un crociato lesionato, so come affrontare questo genere di situazioni: prendo dell'acqua ossigenata, disinfetto la ferita, dalla quale per fortuna non esce sangue, e la copro con una garza! L'indomani, più per rendere tranquilla sister e tutta la sacra famiglia che non ha fatto che ripetermi ogni 10 sec "come stai? ti fa male? ma è proprio caduto?", decido di andare a fare un controllo dal dottore. Intanto la ferita si è asciugata e scorgo già nella parte bassa il nuovo neo che sta ricrescendo (ne era convinta). Ma per tranquillità, il dottore dista pochi palazzi, andiamo. Come volevasi dimostrare... il neo è congenito, sta già riaffiorando. Non c'è bisogno di nessun farmaco, di nessun cerotto "torni per un controllo fra una ventina di giorni", mi dice il medico.
E visto che mi ci trovavo, mi sono fatta anche prescrivere una visita oculistica e ho chiesto informazioni per poter effettuare un controllo ortopedico al Rizzoli: il 2008 sarà un anno di coraggio e determinazione, me lo sento... Voglio farmi forza, non devo avere paura perché so che un crociato lesionato va operato e solo così potrò finalmente tornare a fare sport e a camminare tanto tanto.
Rientro a casa e sister, dopo ore di disperazione e panico, alla notizia che non è grave, che non è pericoloso e che il neo non deve essere tolto definitivamente, che anche se ha subito un trauma non ha generato complicazioni, finalmente riacquista il respiro e il sorriso! Che bello!
Torniamo in noi, Emme è felice e sollevata. Sua sorella molto di più. In casa splende nuovamente la normalità e la serata va via liscia vedendo Superquark e il film in seconda serata "Tutte le donne della mia vita" di Simona Izzo con Luca Zingaretti e Vanessa Incontrada.
scritto da tuttoqui alle 14:16  03/01/2008
categorie: festeanno nuovole avventure di emme
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Commenti:
 

#1 03 Gennaio 2008 - 14:19
è strano quando la faccia cambia improvvisamente, si crede che i cambiamenti richiedano sempre tempo, eppure a volte è solo questione di attimi, così in un attimo cambia la faccia, cambia la nostra identità, in un attimo, e se prima si faticava a riconoscere sè stessi, dopo un cambiamento repentino è panico
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